Lo spettacolo è composto da brevi episodi senza parole che trattano, con ironia e poesia, temi diversi della vita quotidiana esclusivamente attraverso la comunicazione gestuale dei burattini. Una pantomima dove i burattini, costruiti e manipolati alla maniera dei “bunraku” giapponesi, con la loro precisione e ricchezza di movimenti diventano dei piccoli attori.
Compagnia: Teatro Alegre (TO)
XXIII Premio Internazionale Pina e Benedetto Ravasio